lunedì 20 maggio 2024

LAMENTAZIONE DI EURIDICE

 Ora dici l’amore per me

Pazzo!
Avresti sentito che c’ero
pur senza vedermi.
Anche incorporea cosa contava?
C’ero.
Ero con te, anima e corpo o solo anima
ma sarei stata con te.
Era il corpo che amavi, quello volevi
Bella, sì, la maledizione delle belle forme
l’involucro di me…
Oh Orfeo! …perché mi lasci qui sola?
se davvero mi amassi
cercheresti adesso la morte, pur di stare con me
qui, tra le ombre.
Piangi la tua stoltezza, soffri il tuo dolore
e il mio?
Al mio non pensi
non ti importa della mia solitudine
Non posso venire da te
non si commuove la Morte
neanche il tuo canto lo può…
Che ne sai del mio esistere qui senza te?
Dicevamo insieme...insieme per sempre...
Vieni, non farmi più aspettare
se mi ami ritorna da me.

Eos





             





6 commenti:

  1. Fai rivivere vecchie trame di drammi dell'antichità con una espressività moderna e molto intensa. I lamenti dell'animo e dell'amore prendono giovinezza e speranza anche se forse inutilmente espressi.
    Un forte abbraccio

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  2. Sono d'accordo con Giorgio, hai questa rara capacità di render tutto drammaticamente antico. Ed è bello, te lo assicuro. Sembra di essere in teatro leggendoti.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Il mito di Orfeo e Euridice mi ha sempre molto appassionata e lo ripeto qui per chi non ricordasse Orfeo, il più grande poeta e musicista tra gli uomini e gli dei, scese nell’Ade per ottenere dal dio degli inferi la possibilità di riportare in vita Euridice, sua amatissima e bellissima sposa, morta per il morso di un serpente mentre scappava da Aristeo, che voleva sedurla.
    Orfeo, col suo canto commosse il dio degli inferi che gli concesse di riportare in vita Euridice a patto che non si voltasse mai a guardarla finchè non erano fuori…quasi alla fine del percorso, Orfeo, non sentendo più i passi della sposa e la consistenza della sua mano nella sua, dubitò di stare conducendo in realtà un’ombra: si girò quindi a guardarla e la perse per sempre stavolta.
    C’è poi tutto un seguito……ma Euridice non viene mai più ricordata, né in tutta la storia le si dà mai la parola…ho voluto farlo immaginando quello che sentiva, provava.
    Grazie Giorgio e Katrina dei vostri bellissimi commenti che mi gratificano molto
    Baci a tutti e due
    Eos

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  5. Leggendoti penso a chissà di quali intrecci vagheggia il tuo cuore, attese eluse, lacrime inesauste.. come una storia incompleta che cerca disperatamente uno scenario assente, una riva che accolga, un respiro a due a recare sollievo..

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  6. Probabilmente mi sbaglierò, ma ho l’impressione che nel tuo intenso far rivivere il mito di Orfeo ed Euridice vi sia tra le righe un’allusione a vicende quanto mai attuali: gli amori che sbocciano incorporei tra le anime sensibili di blogger o di altri navigatori internettiani, amori intensi, veri innamoramenti dell’amore, che spesso naufragano quando l’anima non basta più e ci si vuole guardare negli occhi, sfiorare i corpi scendendo negli inferi pericolosi del mondo reale.
    massimolegnani
    (orearovescio.wp)

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