Aghi di Pino dispersi
portati, complice il vento, sotto a una Quercia
in una piana deserta popolata di ombre
mentre il giorno moriva e i rami ricurvi stillavano ancora
appoggiò la sua mano alla corteccia dolente
carezzandola lieve e consolandone il pianto
-Più non soffrire tesoro... manca poco oramai-
splendeva alta nel cielo illuminando il sentiero
dolce compagna della notte fatale
quando dell'amata compagna
con le sue
intrecciò le radici
... e sotterraneo l'amore
struggeva la fine del divino decreto
per il quale furono Pino la bella Antilea,
quercia il forte Virilio:
cent'anni, o di più, le chiome lontane
di tronco le gambe, di rami le braccia...
venerdì 4 agosto 2023
OMNIA VINCIT AMOR
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Ciao Eos, vedo che sei riuscita a postare sul blog, Bravissima.
RispondiEliminaConcordo totalmente sul titolo e contenuto del tuo post
Un caro saluto
Giorgio io non so come girare nel sito per trovare altri profili e in particolare il tuo ,me lo diresti?
RispondiEliminaVieni nel mio Vita in natura e trovi i link di coloro che mi seguono
RispondiEliminala URL del mio è http://vitainnatura.blogspot.com
eos
RispondiEliminaUn articolo intenso, e molto avvincente, che ho apprezzato nella sua speciale lettura.
RispondiEliminaBuon prosegumento di settimana e un saluto